Santopadre

 

Provincia di Frosinone, abitanti 1.806, superficie Kmq 22,28, altitudine m. 760

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SANTOPADRE

Personaggi Notevoli

- Il santopadrese Monsignor D. Tommaso Scafi, Dottore in Diritto Canonico e Civile e in Teologia, nel 1436 occupava la Prepositura nullius di Atina.

- Anton Maria Cagiano de Azevedo, di nobile famiglia, nacque a Santopadre il 14 dicembre 1797. Fu membro della “Accademia de’ nobili ecclesiastici” di Roma, dove ottenne la laurea di Dottore in Legge. Divenuto sacerdote, fu Segretario del Tribunale della Sacra Rota Romana; nel 1827 fu nominato, da parte della Corte Napoletana, Avvocato Concistoriale presso la Santa Sede, dove fu uditore sia di Leone XII che di Gregorio XVI. Nel 1831 venne mandato come Delegato a Spoleto e Perugia, organizzandovi efficaci interventi di aiuto in occasione del terremoto del 13 gennaio 1832. Fu poi Prolegato in Ferrara, ma quando scoppiò il colera a Roma, fu chiamato in questa città come Presidente della “Congregazione di pubblica calamità” e Segretario della Sacra Consulta. Fu poi Rettore della Romana Università e nel 1842 venne promosso Uditore Generale della Reverenda Camera Apostolica. Nel 1844 fu Vescovo di Senigaglia e quindi Cardinale. Nel 1848 si rifugiò prima a Roma e poi a Gaeta, dove da Pio IX fu incaricato di redigere la “Legge sulla nuova divisione ripartimentale dello Stato”. Fu ancora Prefetto della Congregazione del Concilio e Vescovo suburbicario di Frascati. Morì nel 1867.

- A Santopadre era nato, nel 1775, un altro vescovo, Monsignor D. Cassiodoro Margarita, che, tra l’altro, nel 1806 fu a Sora Vicario Generale del Vescovo Colaianni.

- Una figura di rilievo fu D. Felice Scafi, nato a Santopadre il 13 gennaio 1804, che nel 1830 partì missionario per Costantinopoli, svolgendo poi le sue funzioni anche in Egitto. Dopo una permanenza a Parigi, tornò a Costantinopoli, dove fece parte della Reale Anbasceria Francese in Persia, paese in cui si trasferì nel 1840. Dallo Scià di Persia fu insignito dell’ordine del Leone e del Sole (la seconda decorazione del suo Stato). Di nuovo a Costantinopoli, riuscì a realizzare nel 1842 il Convento delle Religiose della Visitazione, l’Istituto “delle Figlie di buone famiglie” e il ‘Ritiro per le figlie penitenti e convertite”. Nel 1846 ritornò in Francia e da qui partì missionario in America. Morì negli Stati Uniti nel 1848, colpito dal colera.

- Personaggio di grande rilievo fu Benedetto Scafi, nato a Santopadre il 23 luglio 1806. Studiò lettere nel Collegio Tulliano di Arpino, filosofia e teologia morale nel Seminario di Sora, diritto canonico a Roma. Fu ordinato sacerdote nel 1829 ed addetto come Cappellano alla chiesa di San Folco. Aldilà delle sue attività religiose, dimostrò il suo forte attaccamento per Santopadre con un qualificato impegno civile. Lo Scafi era di idee liberali e per questo fu avversato dal conservatore Vescovo Giuseppe Montieri, il quale appunto nel 1844 lo sospese a divinis. Scafi, nel 1848, reagì all’ingiustizia di cui era stato vittima scrivendo una dura satira contro la polìtica e l’operato del Vescovo. La satira fu stampata a Sora nel 1866 ed ebbe una certa diffusione, in particolare fra tutti coloro (ed erano molti) che avevano subito l’implacabile rigore del Montieri. Quando nel 1844 fu intrapresa la realizzazione della strada rotabile da Santopadre ad Arpino, che avrebbe dovuto dare sostentamento a molte persone disoccupate, il progetto fu affidato all’architetto Francesco Coccoli, ma l’esecuzione spettò a Don Benedetto Scafi, il quale, malgrado l’azione contraria dei suoi oppositori, appoggiati dal Vescovo di Sora, condusse un primo tracciato stradale sino al confine con Arpino. In età di sessantacinque anni, Scafi scrisse il suo meditato saggio “Notizie storiche di Santopadre”, in cui si rivela puntuale ricercatore e osservatore attento, dando un quadro completo del paese così com’era ai suoi tempi (istituzioni, economia, luoghi di culto, ambiente, arte, tradizioni), riportando inoltre molte informazioni a carattere storico-archeologico. L’Autore morì nel 1879. Nel centenario della sua morte, in riconoscimento dei suoi meriti, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Santopadre, fu ristampato il suo saggio storico. Nella prefazione il sindaco Rocco Forte sottolineava “la carica umana e progressista” che traspariva nell’opera di Scafi. 

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