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Il "Museo dei Fossili del Pensiero
dell'Arte", di Vincenzo Bianchi è dedicato a Charles Darwin, è stato
allestito a Rocca d'Arce, nei locali del Palazzo ex Raimondi. In esso sono
collocate ed immagazzinate oltre trecento opere con relative strutture
espositive, espressione di un percorso artistico che il maestro Vincenzo
Bianchi vuol dedicare a Charles Darwin. Il museo, curato dalla art director
dott.ssa Antonella Mollicone, si propone come luogo d'incontro con l'arte in
quanto ricco di stimoli derivanti dalla varietà di soggetti, materiali,
tecniche,in una rispondenza tra feticismo e sacro, in una commissione di
tradizioni culturali. Esso si sta rendendo cuore pulsante della vita
culturale di Rocca d'Arce, vivendo e proiettandosi nel territorio nazionale
ed estero. A
tale scopo, infatti, è stata già annessa al museo una sede "LABRIS" che si
fa carico di ricercare le origini del nostri territori e che si propone
l'organizzazione di convegni di respiro internazionale. Rocca d'Arce è
stata insignita di questo importante compito il giorno 29/12/01, ed ha
ricevuto, nella stessa occasione, insieme al suo primo cittadino, Cav. Ins.
Francesco Belli, il "LABRIS d'ORO", giunto metallico a doppia coda di
rondine che nell'antichità serviva ad unire tra loro grossi blocchi di
pietra rendendoli antisismici, e che poi è divenuto il simbolo della
fratellanza dei popoli. Il "Museo dei Fossili del Pensiero dell'Arte" ha già
organizzato conferenze, mostre, concerti, e, nel mese di luglio 2002, uno
stage di studenti dell'"Accademia delle Belle Arti di Firenze" che hanno
scolpito volti sulla roccia. Esso, inoltre, riattiverà alcune attività che
hanno avuto in passato una forte influenza per lo sviluppo del paese,
allestendo un laboratorio di disegno di calzature ed un laboratorio di
legatoria, aperti a tutti i cittadini.
L'obiettivo di queste iniziative,
dunque, è quello di riqualificare il centro storico di Rocca d'Arce,
intridendo d'arte il quotidiano, arricchendo l'arredo urbano, accrescendone
il valore storico e dirigendovi un flusso turistico, che ora mira quasi
esclusivamente al solo monastero di Montecassino o Fiuggi e che lascia poche
tracce economiche nelle nostre zone.
L'intero centro storico di Rocca
d'Arce si arricchirà, inoltre, di segni, sarà intessuto di opere ed attività
capaci di valorizzare ambiti architettonici minori, e di significare più
propriamente monumenti storici maggiori. Pertanto i percorsi del centro
storico saranno organizzati per siti dedicati alla pittura, alla scultura,
alla musica, alla poesia, e si immergeranno nel tessuto urbanistico e
naturalistico.
Insomma, il museo di Rocca d'Arce,
è e continuerà ad essere una struttura aperta, un luogo di contatto continuo
e familiare con l'arte, capace di aggregare la società e di favorire la
crescita globale della popolazione. |