Terelle

 

Provincia di Frosinone, abitanti 951, superficie Kmq 31,67, altitudine m. 902

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TERELLE

Monte Cairo e il Castello

Domina, con la sua mole maestosa, a 1669 metri di altitudine, l’intera Valle del Liri Garigliano-Rapido. E’ visibile da ovunque, con il suo colore tra l’azzurro e il verde, a seconda della distanza da cui si osserva. D’inverno è spesso avvolto da nuvolaglie o ricoperto di neve. Gran parte della sua superficie è rivestita di vegetazione, mentre restano scoperti i fianchi più battuti dal vento. E’ abbastanza agevole salire su Monte Cairo a piedi, passando per Terelle. E’ esperienza unica, ed emozionante. Ogni Ciociaro, ogni persona che comunque veda Monte Cairo lo dovrebbe ascendere, per accreditare sensazioni di godimento estetico della natura, per dominare e ammirare un vasto territorio ricchissimo di risorse, di storia e di cultura, negli infiniti insediamenti occhieggianti nella pianura, sulle colline, sopra le alture più elevate ricomprese tra la cordigliera appenninica e quella antiappenninica . E il rincorrersi dei monti in lontananza va a chiudere l’orizzonte da ogni parte.

Monte Cairo appartiene al gruppo geologico della Meta e delle Mainarde, di cui si estende come propaggine tesa verso il Liri, tra il Melfa e il Rapido; ma ha un’autonoma configurazione orografica.

Lo chiamavano Mons Clarus i Romani, forse per significare, con la connotazione di clarus, chiaro, la sua particolare esposizione alla vista e la costante illuminazione del sole. Durante il Medioevo si chiamava anche Carea.

Il castello medievale di Terelle caratterizza questo Comune, la cui storia, dalla nascita fino all’età moderna, è stata legata ora ad Aquino, ora a Montecassino. Furono per primi i Conti di Aquino, come abbiamo visto, a costruire una torre, un fortilino, da cui poter molestare, se non dominare, la potente Abbazia che, agli inizi del XII secolo, attraversava un periodo di difficoltà. La posizione geografica di Terelle, arretrata rispetto alle pianure, ai grandi corsi d’acqua e alle grosse vie di comunicazione, è stata per lo più una garanzia dalle occupazioni e traversie che hanno maggiormente interessato i comuni della Valle del Liri e della Terra Sancti Benedicti. Terelle ha perciò goduto di una relativa tranquillità, nel Medioevo, sufficientemente difesa dal suo Castello peraltro non particolarmente munito di poderose opere di fortificazioni. Dalla prima fabbrica del 1117 ha subito varie vicende: sospensioni, riprese, spostamenti, distruzioni, riedificazioni. Il primitivo piccolo maniero, incominciato da Lando e terminato da Pandolfo dei Conti di Aquino, doveva servire solo come postazione e stazionamento di soldati per effettuare incursioni sulle terre di Montecassino. Quando il borgo si ingrandì, nacque l’esigenza della difesa della comunità civile. Si ebbe allora un castello protetto da ben cinque torri, una con prevalente funzione di difesa e le altre quattro, una per ogni lato dell’intero complesso dell’arce, con prevalenti funzioni di avvistamento e di comunicazione interna ed esterna.

Oggi restano le mura perimetrali del Castello e torri angolari. Opportuni restauri e riusi adeguati ridarebbero vitalità e lustro storico-culturale all’antico Castello, svettante e dominante da un podio del Monte Cairo su uno sterminato ammirevole paesaggio fatto di monti rincorrenti, con valli, pianure, colline, fino a scorgere il mare, di là degli Aurunci.

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