Le frazioni
Abbiamo accennato in precedenza al forte
sviluppo delle frazioni e delle contrade di Monte San Giovanni Campano;
attualmente la maggior parte della popolazione vive in campagna, in questi
piccoli agglomerati. Per questo motivo si è sviluppato un forte senso di
autonomia e le frazioni vivono una vita associata del tutto separata dal
centro storico. Ciascuna possiede feste, centri d’interesse, tradizioni ed
anche una storia propria. Il più antico insediamento è Colli, un
paesino adagiato sopra una bassa collina, vicino al Liri ed al
fiumiciattolo Amaseno, già esistente dal Medioevo come derivazione del più
antico insediamento di Canneto, sparito appunto in quei secoli, pare nel
1028. Di quel passato rimane solamente l’antica Chiesetta di San
Pietro, che sorge solitaria fra i campi, austera e accogliente. In
questa zona sono stati trovati diversi resti archeologici di antichi
insediamenti preromani e di epoca romana. La Chiesa di San Pietro visse
autonomamente fino al 1379, anno in cui fu concessa ai certosini di
Trisulti. Vi si conservano l’immagine affrescata della Madonna di Canneto,
risalente al Quattro-Cinquecento ed altri affreschi del Settecento.
All’esterno vi sono anche un fregio dorico e colonne antiche. La frazione
di Colli esisteva nel Quattrocento e per tutto l’Ottocento ha rivendicato
la completa autonomia da Monte San Giovanni: ha avuto anche consigli,
amministratori e servizi autonomi. Solo alla fine dell’Ottocento la
frazione è stata collegata con il resto del paese da una strada, anche se
l’agglomerato aveva cercato il collegamento stradale anche con il vicino
comune di Fontana Liri ove il polverificio militare era fonte
d’occupazione per moltissimi colligiani. Una frazione sorta attorno ad uno
stabilimento è Anitrella, che prende il nome dall’anitra impressa
nella filigrana della carta fabbricata nella cartiera Lucernari. Questa
fabbrica sorge nel luogo ove c’è il massimo restringimento del fiume Liri,
il cosiddetto Raio, terminante nel laghetto Vitarello. Qui, nel 1831,
sorgeva una cartiera attorno alla quale si formò un nucleo abitato. Dopo
un primo periodo favorevole, ai primi del Novecento, la fabbrica entrò in
crisi e si svilupparono agitazioni operaie. La cartiera ha infine chiuso
da pochi decenni. Prima della seconda guerra mondiale la frazione aveva
assunto l’aspetto di un ridente borgo di campagna, oggi si nota un
rilevante sviluppo edilizio. Una frazione di cui si conosce la data di
nascita è Chiaiamari o Caiamari (il cui nome ha fatto
nascere diverse storie sulla pretesa discendenza dal borgo natale di Caio
Mario), nata intorno al 1780 a causa dell’espansione demografica e
dell’appoderamento di nuove terre da parte dei cosiddetti “stazzaroli”. Il
punto di riferimento della popolazione è stata la rurale Chiesetta
della Madonna del Pianto edificata nel 1779 e ristrutturata nel 1870.
Nella cappella del presbiterio è un dipinto del napoletano Frezzi della fine
del ‘600 che raffigura la Madonna del Pianto. E vissuta come piccolo borgo
fino alla costruzione, nel 1872, di una strada interna che ne ha favorito
la crescita. La Lucca, che richiama alla mente un’antica città che
si vorrebbe esistente da quelle parti, e Porrino, posta lungo la
strada statale Mària, completano l’elenco frazioni monticiane.
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