Nelle
sue “Risposte al Questionario per la Santa Visita Pastorale” del 29 marzo
1936, l’arciprete di Castrocielo Don Michele Ricci scrive che la chiesa
della Madonna di Loreto “…non è consacrata” e che fu edificata col concorso
del popolo nel 1634…
Lo stile è molto semplice, con una sola navata rettangolare di circa 100 m2.
Vi sono tre altari di stucco e mobili. Il maggiore è dedicato alla Madonna
di Loreto; è grande con due nicchie di stucco per la Madonna e il Redentore.
Gli altri due Altari sono più semplici e dedicati, uno a San Nicola di Bari
e l’altro a San Silvestro Papa.
Vi è una campana benedetta.
Dopo
la guerra 1940-45 la chiesa, molto danneggiata dai bombardamenti, era stata
abbandonata e andava completamente in rovina. Ma 40 anni dopo,
fortunatamente grazie all’intervento dell’amministrazione comunale e
l’impegno del Sindaco prof. Filippo Materiale, il tempio venne
completamente restaurato e reso alla devozione dei fedeli. Adesso la bianca
chiesa fa bella mostra di se nella campagna sottostante il centro storico
di Castrocielo.
Durante i lavori di restauro è riapparso un affresco dietro l’altere
maggiore ma è, purtroppo, reso quasi illeggibile dalle numerose
scalpellature inferte alla superficie del muro per aumentare l’aderenza
della malta che ricopriva il dipinto. L’affresco di un altarino è “a
devozione di Luciana e Simone Buonanni”.
In fondo alla chiesa si notano le lapidi tombali di: Don Pasquale Nola,
canonico di Sora, deceduto in Palazzolo il 2 Aprile 1840, all’età di 74
anni. Simone Evangelista 7/9/1872. Carolina Abbatecola 4/11/1872.
Il 10 settembre 1989, Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo
della diocesi, riconsacrò l’edificio sacro al culto in presenza
dell’autorità e con la sentita partecipazione del popolo in festa.
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